La XII^ Edizione del Festival della Politica

Dal 6 al 10 settembre si è tenuta a Mestre la XII Edizione del Festival della Politica.
A cura di Alessandro Aresu e Chiara Albanese, la XII^ edizione ha chiamato a raccolta nelle piazze di Mestre 87 ospiti traa politologi, analisti economici, esperti di relazioni internazionali, esponenti delle istituzioni, grandi firme del giornalismo. Per raccontare un’epoca di tumulti geopolitici e revisione dei paradigmi.

 

“La crisi climatica, la guerra e la pandemia” scrive il co-curatore Alessando Aresu, “hanno messo sempre più in crisi l’idea ingenua della globalizzazione che si era sviluppata tra gli anni ’90 e l’inizio di questo secolo. Un mondo sempre più incerto e conflittuale svela i limiti dell’interdipendenza economica davanti alle differenze politiche e pone l’Italia di fronte a nuove scelte.

Il ritorno della guerra in Europa e la tensione tra Stati Uniti e Cina per il controllo delle tecnologie e delle filiere industriali influenzano tutti i Paesi: l’Europa e l’Italia affrontano la ricollocazione delle strutture produttive e la crisi energetica.

La guerra in Ucraina ha prodotto un’accelerazione nei processi di relativizzazione delle catene di valore. A fianco alle ragioni economiche, emergono sempre di più le considerazioni militari e di sicurezza nazionale, e gli Stati, le imprese e cittadini, tra vecchie e nuove guerre, devono imparare a muoversi in uno scenario in cambiamento. Uno scenario che resta globale, perché affrontiamo problemi globali sul fronte energetico, sanitario, scientifico, ma in cui emergono i tratti di una nuova globalizzazione, di cui abbiamo analizzato similitudini e differenze rispetto al passato. Il Festival della Politica ha ragionato sul posto dell’Italia in questa globalizzazione dopo la globalizzazione.”

 

Per affrontare un tema così complesso e sfidante, il Festival della Politica ha offerto una piattaforma di analisi e riflessione capace di incrociare punti di vista, linguaggi e saperi diversi. Stimolando un confronto tra generazioni:  una nuova leva di brillanti analisti, reporter e studiosi si è incrociata sui palchi del Festival con personalità già affermate della politologia e della ricerca.

 

Accanto al tema principale, come sempre il programma ha compreso anche spunti e percorsi molteplici, che hanno proposto esplorazioni della cultura politica in una varietà di approcci. Così nelle giornate del Festival si sono alternate momenti di approfondimento storico e filosofico, risposte a sollecitazioni mosse dall’attualità politica e sociale del Paese, seminari e spettacoli.

 

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